La torta Piacentina…
un giorno girovagando per internet ho provato a cercare “torta di patate piacentina” e mi sono uscite molte ricette e tutte ovviamente ” l’originale”… In realtà di originale avevano ben poco, mi è bastato leggere gli ingredienti… panna da cucina, pasta sfoglia.. per capire che no, queste non sono sicuramente le ricette originali, ho persino trovato una torta di patate piacentina a mò di lasagna… va bè…
Lardo
1 cipolla
Scaldare il lardo in padella e una volta che si saranno creati quelli che da me si chiamano i ciccioli toglierli dalla padella e con l’olio che resta, soffriggere la cipolla tritata.
Lessare le patate e tritarle con lo schiaccia patate, aggiungere il formaggio, la salsa di pomodoro, la cipolla l’olio, sale e pepe ( assaggiate se lo preferite più saporito aggiungete più sale e pepe).
46 comments
Me lo sono letto d'un fiato questo post….volevo capire se "siamo parenti"!!! Anche mia nonna faceva questa torta con qualche piccola variante ma si avvicina moltissimo alla tua (se volessi vedere la mia versione l'ho postata qualche mese fa ed è ancora in testa alla classifica :-))) Mia nonna era di Ponte dell'Olio e i ricordi intorno a questo piatto sono così tanti e così belli… Grazie mille per questo regalo!! un abbraccio, ciao!
Cecilia
conosco ponte dell'olio!! che piacere conoscere sul web qualcuno originario delle mie parti! arrivo subito da te!! 😉
…spero sia tutto ok… la tua torta è una meraviglia, bravissima!
grazie, si tutto ok.. purtroppo il lavoro mi lascia poco tempo per il blog!! 🙂
Sembra gustosissima! Non conoscevo la torta di patate piacentina. Le patate mi piacciono in tutti i modi!
credimi è una bontà!! 😉
Sembra squisita vale!!! Bravissima — anch io bimba pasticciavo .. raccoglievo le mandorle e dovevo fare il latte di mandorle con tecniche assurde .. menomale che sono sopravvissuta!! Un abbraccio bella e a presto
ahah si hai ragione.. per fortuna siamo ancora vive!! 😉
Non l'ho mai mangiata ma non dubito sia ottima, oltre che legata a bei ricordi, queste son le ricette migliori ricche di significato, emozione, se passo dalle tue parti me ne ricorderò! buona settimana!
si la trovi un pò da tutti i fornai e per le feste di paese è un must! se ti capita provala!! 😉
ciao vale! non conoscevo questa torta ma mi sembra squisita…e poi le patate sono sempre buonissima :p
un bacione
giorgia
e già le patate sono sempre buonissime!! un bacio
Non conoscevo questa ricetta e sembra buonissima!! Secondo te il lardo si può sostituire? p.s. sono Claudia di fusa_e_muffin su instagram :))
il lardo puoi non metterlo senza problemi!! 😉 a dire il vero questa è la ricetta originale ma quella che fa ora mi mamma è senza lardo .. e viene ugualmente buona!! per soffriggere la cipolla si può usare l'olio;)
Mi ispira un sacco!! E poi con quei bei ricordi deve essere ancora più buona!! Un abbraccio e bentornata!!
grazie un abbraccio a te!! 🙂
io da brava patate dipendente la farò sicuramente … sembra ed è sicuramente una delizia!!! un abbraccio ,Ilaria!!!
si si è buonissima!!
Mi è piaciuto moltissimo il tuo post! E' bello leggere di storie, di ricordi di bambina, di ricette tramandate in famiglia alle quali siamo particolarmente affezionate e che ci richiamano ricordi d'infanzia! Una torta buonissima di sicuro che purtroppo non ho avuto mai il piacere di assaggiare, ma leggendo gli ingredienti posso solo immaginare! Bravissima, un abbraccio!
si le ricette che ricordano momenti felici e passati sono le migliori!!! oltre che buone fanno tornare in mente ri ricordi!:)
Ciao dolcezza, come sai, sono tornata da poco ma da te devo passare obbligatoriamente! Sei stata tra le prime che abbia "conosciuto" e parlato e ti sono affezionata *-* ho letto tutto il post, tutto d'un fiato. I racconti dell'infanzia sono sempre i miei preferiti, mi commuovono e mi fanno sorridere. La tua torta mi piace molto e sono felice di aver conosciuto qualche tradizione della tua terra. Mi piace sempre venire a Conoscenza di ricette tipiche legate a tantissimi ricordi 🙂
Bravissima come sempre! Un bacio :**
Anna ciao!! grazie mille mi fa piacere ti sia piaciuto il mio "racconto". un bacio
Una torta saporita e molto invitante, da provare!
Complimenti per la ricetta e er il blog interessante.
A presto!
grazie!!:)
lo sai che le ricette che hanno una storia alle spalle sono sempre le mie predilette! e come posso allora non adorare la tua "una volta all'anno" torta piacentina? 🙂
Ele grazie!! :)un bacio
Ahhh ma è salata! Non so perchè pensavo fosse dolce. Bella e penso anche buona. Anche mia nonna faceva il pane, a mano e in casa, una volta a settimana e andava al forno del paese a cuocere. Lei aveva un asse molto lungo ma tua nonna sulla finestra proprio …. Bellissimi i ricordi di quando eravamo piccine. Un abbraccio e spero tutto bene per il resto.
si si è salata ma noi la usavamo come fine pasto e quasi come dolce.. anche perchè il ripieno è si salato ma l'impasto è dolce!! ahah e si usava le finestre.. hihi
Ciao tesoro, bentrovata! Spero sia tutto ok <3 Questa torta mi ha fatto venire l'acquolina, deve essere ottima e non la conoscevo quindi grazie per avermi insegnato una cosa nuova, per aver condiviso con noi la ricetta della tua famiglia e i tuoi ricordi <3 Adoro le patate, mi piace molto il ripieno con la salsa di pomodoro… deve essere davvero gustosa, proverò! Un abbraccio grande, buon weekend :**
grazie Vale per essere passata, tutto ok, solo il lavoro mi porta a stare lontana dal blog e dal web in generale…
un bacio
Ciao Vale, complimenti per il tuo fantastico blog da una golosa piacentina come te!
MI hai fatto venir voglia di cucinare questa prelibatezza del nostro territorio; per quanti minuti deve cuocere a 180°?
Grazie fin da ora!
Ciao!! Piacere di avere una piacentina nel blog!!:) per la cottura 180 gradi per 45/50 minuti. Deve essere ben asciutta e cotta. ( devi aggiungerlo alla ricetta, mi sono accorta ora di essermene dimenticata!!;( fammi sapere poi se la provi!!:)
Grazie mille! La proverò al più presto 🙂
Ciao bellissimo blog, volevo chiederti se devo spennellare anche il ripeno con l uovo o solo la sfoglia??
Ciao e ancora complimenti da gropparello
grazia Anais!! si si va spennellato tutta la torta con il rosso!! 😉
Gropparello??… te lo dico sottovoce (perchè di solito nel web non lo dico…) ma anch'io sono di Gropparello!! Piacere di trovare una mia con-paesana qui nella mia casetta virtuale! 🙂
*compaesana
Torte in forno 🙂 non vedo l'ora di sfornarle
Seguendo le tue indicazioni è stato facilissimo e sono venute molto belle, almeno da crude, ancora non sono cotte
Anais scusa il ritardo!! allora com'erano le torte??? 😉
Ciao, arrivo da te grazie al contest di Cucina Semplicemente al quale anch'io partecipo. Complimenti per il tuo blog. Mi sono unita ai tuoi lettori e mi piacerebbe tanto che tu facessi altrettanto…buona serata! Claudia
http://lacucinadistagione.blogspot.it/
A molte miglia da casa, vicino al tropico, ( quello che non si augura a nessuno ) proverò a fare la torta.
Ti faccio i complimenti per le belle fotografie, lamento solo che tu abbia dimenticato la parola strutto.
Il lardo si taglia a fette e lo strutto, se ben ricordo, veniva preso con il cucchiaio dal loro contenitore “nature”
CIAO
Fantastic….My mother who is from near Bettola,in the mountains used to make this recipe, and now I have found the recepie she used to make. For sure Emelia Romagna makes the best food in all Italia….Thank you Valantina…
Thank you so much for your comment! It makes me really happy to know that you found the recipe from your mom here!
Also my grandmother was born in Bettola!
che bello leggere questa ricetta.Ho le lacrime agli occhi perchè mi ricordo le estati a Morfasso paese della mia adorata mamma, quando si andava a piedi a Santa Franca e quanta torta di patate, che adoro,ho mangiato.Cercherò di farla ma non sarà mai buona come quella fatta dalle mie zie e cotta al
forno a legna.
Che bello leggere le tue parole Maria Teresa, hai ragione la torta di patate cotta nel forno a legno era davvero una bontà anch’io purtroppo non sono mai riuscita a rifarla come quella della mia nonna ma è bello mangiarla e immaginare il sapore che aveva una volta!
Ho cercato per tantissimo tempo una ricetta come quella che facevano la mia bisnonna e mia nonna… finalmente l’ho trovata!!! Mamma non c’è più e dopo tanto tempo in America nn ricordavo più tutti gli ingredienti per la pasta. Originari degli Alessandroni (località vicino Vernasca) conosciamo benissimo Santa Franca sono ritornata bimba e ho rivissuto colori e profumi. Grazie di cuore
Ciao Laura, grazie a te per il tuo commento, mi rende davvero felice! e se provi la torta fammi sapere come viene 🙂